PROTOCOLLO
INFORMATICO E PROTOCOLLO RISERVATO
Con l'introduzione del protocollo informatico, è venuta meno la
possibilità di sostenere la praticabilità di protocolli riservati.
Il
D.P.R. 428 del 20/10/1998
contiene le norme finalizzate a disciplinare la gestione del
protocollo elettronico informatico.
Il successivo
D.P.C.M. 31/10/2000
ha stabilito le regole tecniche, i criteri e le specifiche delle
operazioni di registrazione del protocollo ed il formato e la
struttura delle informazioni associate al documento informatico di
cui all'art. 6, c. 5 del D.P.R. 428.
L'intera
disciplina sull'argomento è confluita in specifici articoli del
D.P.R. 28/12/2000, n. 445.
Si precisa che
sono tenuti a realizzare la gestione del protocollo informatico le
P.A. di cui all'art. 1 del
D.Lgs. 165/2001 e cioè tutte le Amministrazioni dello Stato,
compresi istituti e scuole di ogni ordine e grado.
Ai sensi dell'art.
50 del D.P.R. 445/2000
anche le istituzioni scolastiche dovevano provvedere entro il
1/1/2004 a realizzare sistemi informativi automatizzati finalizzati
alla gestione del protocollo informatico. Particolare rilievo
assumono gli articoli 50-54.
Si legga anche il
decreto 14/10/2003
del Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie contenente le "Linee
guida per l'adozione del protocollo informatico e per il trattamento
informatico dei procedimenti amministrativi" (G.U. n. 249 del
25/10/2003).
Pertanto:
-
Tutti gli atti
che pervengono alla scuola vanno registrati al protocollo
generale e l'atto va conservato nel fascicolo personale del
dipendente o dell'alunno.
-
Obbligo della
scuola è quello di custodire adeguatamente il fascicolo
suddetto, almeno con un controllo continuo degli accessi ai
locali in cui è custodito. In tal senso, se è presente il
personale vigilerà di conseguenza; se esso non è presente, il
locale va almeno chiuso a chiave. Sarebbe meglio se anche
l'armadio in cui sono stipati i fascicoli personali venisse
chiuso a chiave al termine delle attività d'ufficio.
-
Il dirigente
deve selezionare le persone che possono avere accesso agli atti
in oggetto (fascicoli personali dei dipendenti, degli alunni,
dei diversamente abili), incaricarle a fini privacy, definendo
con l'occasione compiti (apertura locali, custodia dei
documenti, chiusura locali, ecc.) e richiamando le
responsabilità (per mancato rispetto delle misure di sicurezza
indicate nell'incarico e per eventuali danni conseguenti a
persone o cose che dovessero verificarsi).
Ciò precisato, è
evidente che
-
tutti i
provvedimenti disciplinari assunti nei confronto di docenti e
Ata vanno registrati nell’unico protocollo dell’istituzione
scolastica e inseriti nei relativi fascicoli personali
-
tutta la
documentazione relativa alla diversabilità va registrata
nell'unico protocollo dell'istituzione scolastica e inseriti nei
relativi fascicoli degli alunni
Nulla vieta,
tuttavia, all’istituzione e all’impiego di un registro di protocollo
riservato. Coerentemente alla normativa vigente in materia di
protocollo informatico e gestione documentale, tale registro e
quello generale di protocollo devono essere di tipo informatico.
Per quanto concerne infine l’aggiornamento del
manuale di gestione del protocollo
informatico dell’Istituzione scolastica, per introdurre
l’uso del registro di protocollo riservato, è necessario apportare
tali integrazioni e sottoporre il medesimo alla approvazione da
parte dell’organismo competente. |