*    “L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA: DALLA TRANSIZIONE DIGITALE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E NELLA RICERCA. VISIONI, OBIETTIVI, PROCESSI, ATTESE” – 10 APRILE 2024

 

AGENZIE E STAMPA ON LINE

 

Agenzie ANSA

 

Snals al Governo, avviare procedure per nuovo contratto Scuola

Solo a gennaio sottoscritto contratto del triennio passato

        (ANSA) - ROMA, 10 APR - "Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro deve essere contemporaneo alle trasformazioni, accompagnarle per renderle possibili: a luglio 2023 abbiamo firmato l'Ipotesi di contratto del 2019-21, quindi scaduto il 31 dicembre 2021; il 18 gennaio 2024 è stato sottoscritto in via definitiva e solo lo scorso 13 marzo è stata sottoscritta l'ipotesi di contratto per l'area dirigenziale.

Chiediamo al Governo di emanare tempestivamente l'Atto di indirizzo per avviare le procedure per il rinnovo del Contratto 2022-2024 per l'intero Comparto dell'Istruzione e della Ricerca, triennio che scadrà il 31 dicembre 2024". A dirlo è stata Elvira Serafini, segretario generale Snals, aprendo i lavori del seminario 'L'innovazione tecnologica: dalla transizione digitale all'intelligenza artificiale nel sistema di istruzione e nella ricerca', in corso al Seraphicum a Roma.

"Questo sindacato avverte la complessità dei cambiamenti in atto ed è sicuro che, attraverso un confronto continuo e costruttivo sui temi della transizione digitale e dell'Intelligenza Artificiale, si creeranno condizioni operative vantaggiose, sempre attraverso l'utilizzo dell'intelligenza dell'uomo. È questo l'intento della giornata di oggi". (ANSA).

 

Serafini (Snals), rischi e opportunità da Ia nella scuola

'Alle scuole chiesto non adattamento ma ripensamento loro ruolo'

            (ANSA) - ROMA, 10 APR - Con l'arrivo dell'Intelligenza Artificiale "sono certamente presenti dei rischi, ma anche delle opportunità, che richiedono una visione comune e una collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e sociali". A dirlo è stata Elvira Serafini, segretario generale Snals, al seminario sull'Innovazione tecnologica, in corso oggi a Roma.

"Le nostre istituzioni - ha ragionato Serafini - hanno in comune un doveroso sguardo verso il futuro, perché non solo la loro missione è quella dell'istruzione, dell'educazione, della formazione delle giovani generazioni, ma anche quella di concorrere a creare le condizioni di equità e di progresso per tutti i cittadini. Tutti questi processi presentano implicazioni su diversi versanti. Su quello della definizione della funzione e organizzazione delle istituzioni, sul loro modo di relazionarsi con altri enti e con il territorio, con il loro essere destinatarie di innovazione e, nello stesso tempo, agenti di diffusione e promozione di trasformazione. È, dunque, inevitabile conseguenza, che questi cambiamenti riguardano anche tutti i profili professionali che lo Snals-Confsal rappresenta, in primo luogo quelli della scuola, le loro condizioni lavorative, le loro funzioni e i loro compiti, di crescente complessità, anche in relazione alle caratteristiche delle giovani generazioni, delle loro modalità di acquisire informazioni, conoscenze e competenze e dei loro comportamenti sociali. Dovrebbe essere un obiettivo condiviso la ridefinizione del ruolo degli insegnanti. L'accesso alla conoscenza oggi è radicalmente cambiato: gli studenti non apprendono più i contenuti solo con la mediazione dell'insegnante o del libro di testo, ma li apprendono e li approfondiscono in rete. La tecnologia investe anche i rapporti scuola-famiglie, con i colloqui a distanza con i docenti, con le iscrizioni degli alunni on-line, con i rapporti da remoto con le segreterie, che comportano anche risvolti critici, in termini di comunicazione, disuguaglianze sociali e di accesso ai dispositivi elettronici.

    Alla scuola e agli insegnanti non è chiesto un semplice adattamento, ma un ripensamento complessivo del loro ruolo e della stessa concezione della didattica, in cui, con ancora più forza, si afferma la dimensione della ricerca, dell'interpretazione, dell'analisi critica, della rielaborazione e selezione delle informazioni, del pensiero riflessivo, del senso della nostra convivenza sociale", ha concluso Serafini.      (ANSA).

 

Valditara, pronto atto indirizzo per nuovo contratto Istruzione

'Vogliamo eliminare il docente incentivato'

         (ANSA) - ROMA, 10 APR - "Abbiamo aspettato a inviare l'atto indirizzo del nuovo contratto per il comparto Istruzione, vogliamo eliminare il docente incentivato e abbiamo voluto interloquire con la Commissione Europea che ci ha dato ampi margini. L'atto di indirizzo è pronto e verrà inviato, vogliamo valorizzare le figure che con il consenso dei sindacati abbiamo introdotto per arricchire il mondo della scuola e che devono essere adeguatamente formate e pagate". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara intervenendo ad un convegno promosso dallo Snals oggi a Roma, rispondendo alla richiesta arrivata in tal senso dal segretario generale dello Snals Elvira Serafini. (ANSA).

 

Vaditara, in italiano alunni stranieri indietro di un anno

            (ANSA) - ROMA, 10 APR - Va potenziato l'insegnamento della matematica e dell'italiano per i ragazzi stranieri dove ci sono gap che li discriminano rispetto agli Italiani: a sottolinearlo è stato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara intervenendo al convegno promosso dallo Snals.  "I dati Invalsi sulle prestazioni dei ragazzi immigrati, soprattutto di prima generazione, in italiano e matematica, sono negativi: se vogliamo non la demagogia ma il loro bene, dobbiamo potenziare l'insegnamento di italiano e matematica, in inglese vanno meglio degli italiani, non ci sono differenze in storia o scienze ma in Italiano registrano un gap del 22%, pari ad un anno di scuola", ha affermato il ministro.

    "L'Innovazione tecnologica introduce una rivoluzione nella nostra società se è vero che è fondamentale e strategica il ruolo del docente non può che continuare ad essere centrale. Il docente è il grande gestore di questa rivoluzione in classe.

Abbiamo investito 2 miliardi e 100 milioni per la digitalizzazione, 800 milioni per l'educazione tecnologica di docenti e studenti. Il processo tecnologico deve essere sempre al servizio dell'uomo. L'Ia può essere utile per la personalizzazione della didattica, può aiutare il docente  a personalizzare l'approccio e le tecniche didattiche, puo' servire per esaltare la scuola costituzionale centrata sulla persona, può essere utile anche per i ragazzi con disabilità e quindi per una didattica modellata su giovani portatori di disabilità. Un utilizzo interessante può essere una lezione che colleghi con università o mondi molto distanti o mettendo a contatto, per esempio, gli studenti con biblioteche diffuse nel mondo. Non va perso il rapporto personale tra insegnante e alunno, deve essere uno strumento al servizio dell'uomo, l'uomo non può essere messo da parte come vorrebbe qualche filosofo della scienza", ha concluso il ministro. (ANSA).

 

 

Serafini (Snals), rischi e opportunità da Ia nella scuola

'Alle scuole chiesto non adattamento ma ripensamento loro ruolo'

https://www.ansa.it/canale_legalita_scuola/notizie/sindacati_associazioni_genitori/2024/04/10/serafini-snals-rischi-e-opportunita-da-ia-nella-scuola_14205f69-8ea5-47bf-8b8f-078ad647c419.html

ROMA, 10 aprile 2024, 11:55   Redazione ANSA

 

Con l'arrivo dell'Intelligenza Artificiale "sono certamente presenti dei rischi, ma anche delle opportunità, che richiedono una visione comune e una collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e sociali".

A dirlo è stata Elvira Serafini, segretario generale Snals, al seminario sull'Innovazione tecnologica, in corso oggi a Roma.
    "Le nostre istituzioni - ha ragionato Serafini - hanno in comune un doveroso sguardo verso il futuro, perché non solo la loro missione è quella dell'istruzione, dell'educazione, della formazione delle giovani generazioni, ma anche quella di concorrere a creare le condizioni di equità e di progresso per tutti i cittadini.

Tutti questi processi presentano implicazioni su diversi versanti. Su quello della definizione della funzione e organizzazione delle istituzioni, sul loro modo di relazionarsi con altri enti e con il territorio, con il loro essere destinatarie di innovazione e, nello stesso tempo, agenti di diffusione e promozione di trasformazione. È, dunque, inevitabile conseguenza, che questi cambiamenti riguardano anche tutti i profili professionali che lo Snals-Confsal rappresenta, in primo luogo quelli della scuola, le loro condizioni lavorative, le loro funzioni e i loro compiti, di crescente complessità, anche in relazione alle caratteristiche delle giovani generazioni, delle loro modalità di acquisire informazioni, conoscenze e competenze e dei loro comportamenti sociali. Dovrebbe essere un obiettivo condiviso la ridefinizione del ruolo degli insegnanti. L'accesso alla conoscenza oggi è radicalmente cambiato: gli studenti non apprendono più i contenuti solo con la mediazione dell'insegnante o del libro di testo, ma li apprendono e li approfondiscono in rete. La tecnologia investe anche i rapporti scuola-famiglie, con i colloqui a distanza con i docenti, con le iscrizioni degli alunni on-line, con i rapporti da remoto con le segreterie, che comportano anche risvolti critici, in termini di comunicazione, disuguaglianze sociali e di accesso ai dispositivi elettronici.
    Alla scuola e agli insegnanti non è chiesto un semplice adattamento, ma un ripensamento complessivo del loro ruolo e della stessa concezione della didattica, in cui, con ancora più forza, si afferma la dimensione della ricerca, dell'interpretazione, dell'analisi critica, della rielaborazione e selezione delle informazioni, del pensiero riflessivo, del senso della nostra convivenza sociale", ha concluso Serafini.

 

Snals al Governo, avviare procedure per nuovo contratto Scuola

Solo a gennaio sottoscritto contratto del triennio passato

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/04/10/snals-al-governo-avviare-procedure-per-nuovo-contratto-scuola_1d86774d-f7a7-4d06-807d-ffaa76f4ae4f.html

ROMA, 10 aprile 2024, 10:56    Redazione ANSA

"Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro deve essere contemporaneo alle trasformazioni, accompagnarle per renderle possibili: a luglio 2023 abbiamo firmato l'Ipotesi di contratto del 2019-21, quindi scaduto il 31 dicembre 2021; il 18 gennaio 2024 è stato sottoscritto in via definitiva e solo lo scorso 13 marzo è stata sottoscritta l'ipotesi di contratto per l'area dirigenziale.
    Chiediamo al Governo di emanare tempestivamente l'Atto di indirizzo per avviare le procedure per il rinnovo del Contratto 2022-2024 per l'intero Comparto dell'Istruzione e della Ricerca, triennio che scadrà il 31 dicembre 2024".

A dirlo è stata Elvira Serafini, segretario generale Snals, aprendo i lavori del seminario 'L'innovazione tecnologica: dalla transizione digitale all'intelligenza artificiale nel sistema di istruzione e nella ricerca', in corso al Seraphicum a Roma.
    "Questo sindacato avverte la complessità dei cambiamenti in atto ed è sicuro che, attraverso un confronto continuo e costruttivo sui temi della transizione digitale e dell'Intelligenza Artificiale, si creeranno condizioni operative vantaggiose, sempre attraverso l'utilizzo dell'intelligenza dell'uomo.

È questo l'intento della giornata di oggi".

 

 

Serafini (Snals): “Avviare quanto prima procedure per il nuovo contratto della scuola”

https://www.orizzontescuola.it/serafini-snals-avviare-quanto-prima-procedure-per-il-nuovo-contratto-della-scuola/

ORIZZONTE SCUOLA POLITICA SCOLASTICA  10 APR 2024 - 11:22

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) nell’ambito dell’istruzione è un documento cruciale che deve adattarsi alle costanti trasformazioni del settore per renderle possibili.

Questo è il cuore del discorso tenuto da Elvira Serafini, segretario generale dello Snals, durante il seminario intitolato ‘L’innovazione tecnologica: dalla transizione digitale all’intelligenza artificiale nel sistema di istruzione e nella ricerca’, tenutosi recentemente al Seraphicum a Roma.

Il CCNL per il triennio 2019-2021, firmato a luglio 2023 dopo la scadenza avvenuta il 31 dicembre 2021, ha segnato un passo significativo. Tuttavia, con l’accelerazione delle trasformazioni nel settore dell’istruzione e della ricerca, è fondamentale rimanere al passo con i tempi. Il 18 gennaio 2024, è stato sottoscritto definitivamente il contratto, mentre solo il 13 marzo è stata firmata l’ipotesi di contratto per l’area dirigenziale.

Serafini ha sottolineato l’importanza di un’azione tempestiva da parte del Governo affinché venga emanato l’Atto di indirizzo per avviare le procedure di rinnovo del Contratto 2022-2024 per l’intero Comparto dell’Istruzione e della Ricerca, il quale giunge alla scadenza il 31 dicembre 2024. Questa richiesta mira a garantire una regolamentazione adeguata che tenga conto delle attuali esigenze e delle prospettive future del settore.

Il sindacato Snals, avvertendo la complessità dei cambiamenti in atto, auspica un confronto continuo e costruttivo su tematiche cruciali quali la transizione digitale e l’intelligenza artificiale. Soltanto attraverso un approccio collaborativo e una visione proattiva sarà possibile creare le condizioni operative vantaggiose necessarie per rispondere efficacemente alle sfide dell’innovazione tecnologica nell’ambito dell’istruzione e della ricerca.

 

 

Nuovo contratto scuola, Valditara: “Vogliamo eliminare il docente incentivato, atto di indirizzo quasi pronto”

https://www.tecnicadellascuola.it/nuovo-contratto-scuola-valditara-vogliamo-eliminare-il-docente-incentivato-atto-di-indirizzo-quasi-pronto

LA TECNICA DELLA SCUOLA    di  Laura Bombaci   

Oggi, 10 aprile, si svolge a Roma un convegno organizzato dallo Snals dal titolo “Dalla transizione digitale all’intelligenza artificiale nel sistema di istruzione e nella ricerca. Visioni, obiettivi, processi, attese“. Presente, tra gli altri, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Dopo che Elvira Serafini, segretaria generale Snals, ha invitato il Ministero a procedere con l’atto di indirizzo relativo al nuovo contratto scuola Valditara ha risposto.

Ecco le parole del capo del dicastero di Viale Trastevere: “In merito all’atto di indirizzo vi dico che vogliamo eliminare il docente incentivato. La Commissione Europea ci ha dato ampi margini, ormai è pronto. Vogliamo valorizzare invece quelle figure che abbiamo introdotto, il docente tutor e orientatore”.

Intelligenza artificiale, le parole di Valditara

 “L’intelligenza artificiale fa ormai parte delle nostre vite. La nostra Costituzione mette al centro la persona. La scuola deve essere al servizio della persona. L’intelligenza artificiale deve essere pure al servizio della persona. Non è un caso che abbiamo investito sulla digitalizzazione delle scuole. Tutto questo deve essere inserito in un processo strategico. L’intelligenza artificiale può servire alla personalizzazione della didattica, può consentire allo studente di verificare i propri risultati”.

“L’intelligenza artificiale può essere utile per l’inclusione. Ma ci deve essere sempre il docente al centro, non si deve perdere l’umanizzazione e il rapporto tra docente e alunno. Gli strumenti devono potenziare, sono al servizio dell’uomo. Bisogna dare autorevolezza al docente e la sua autorità, anche grazie alle tecnologie. Il cellulare in classe non deve essere usato per scopi che non siano didattici. Un conto è il tablet e uno il cellulare, un bimbo di sei anni non può stare sempre al cellulare”.

“La società è degradata. Quando vedo dei ragazzini che picchiano un anziano che li ha rimproverati penso che dalla scuola deve ripartire un messaggio forte. Sono il primo ministro ad aver messo in primo piano il principio dell’autorità, che non c’entra nulla con l’autoritarismo. La scuola insegna che ci sono anche i doveri, perché senza di essi non ci sarebbero i diritti e ci sarebbe l’anarchia”. Chi rompe paga, i danni degli studenti alle scuole li paghiamo noi”.

“Meno abituiamo i ragazzi all’uso del cellulare meglio è, si creano dipendenze dagli strumenti. I danni del cellulare sono notevoli. Non pensiamo di cancellare carta e penna, altrimenti abbiamo dei ragazzi che scrivono in stampatello anche dopo la scuola dell’obbligo perché non sanno scrivere in corsivo”.

“Sul tema della cybersicurezza, la rete e i social sono pericolosi. Vi chiedo di aiutarci a migliorare la piattaforma UNICA, la risposta dei genitori è stata positiva. Stiamo lavorando per velocizzare le modalità di pagamento per le famiglie. Abbiamo ridotto del 35% il tempo speso online per i candidati alle immissioni in ruolo, ad esempio”.

“Sulle materie Stem, dico che sono importanti per colmare i divari e per lo sviluppo del Paese. Le linee guida vogliono esaltare il pragmatismo per far avvicinare tutti ad esse, partendo dalla realtà per arrivare alla teoria. Ho inserito il rafforzamento della matematica in Agenda Sud. Gli alunni stranieri hanno risultati negativi in italiano e matematica: se vogliamo il loro bene dobbiamo potenziare l’insegnamento per loro di italiano e matematica perché nelle altre materie non ci sono significative differenze”.

 “Voglio concludere con la parola ‘insieme’. Giro molto le scuole perché voglio ascoltare la voce di chi vi lavora per poter decidere”.

Greco (Mim) e le venti azioni per l’innovazione a scuola

Ecco le parole di Cristina Grieco, presidente Indire: “Non possiamo permetterci di stare fermi. Indire lavora a fianco del Ministero. Cosa si può dire sullo stato dell’arte? A livello micro, della classe, si sta ragionando su tante proposte a livello di strumenti e tools in merito a intelligenza artificiale e dati. Importante è anche capire le conoscenze da avere. Il livello meso è quello scuola, che ci interessa come accompagnamento. Pensiamo al livello organizzativo e didattico. Il livello macro è quello del decisore politico. Il timore che l’intelligenza artificiale possa sostituire la figura del docente è infondato. Bisogna sicuramente avere consapevolezza: il docente non sarà sostituito ma avrà un altro ruolo. Passerà da guardiano a coreografo dell’apprendimento”.

“Abbiamo individuato venti azioni, tra cui una nuova piattaforma tra scuola e famiglie, l’uso integrato di Spid e Cie, misure per la velocizzazione dell’avvio dell’anno scolastico, uso di firma elettronica avanzata. L’innovazione deve semplificare, questa è la parola d’ordine. Non basta sostituire il cartaceo con il digitale, occorre una trasformazione digitale e il cambiamento dell’organizzazione”, queste le parole di Jacopo Greco, capo dipartimento per le risorse umane del ministero dell’Istruzione e del Merito.

 

 

Intelligenza artificiale, Grieco (Indire): il docente non sarà sostituito, da guardiano diventerà coreografo dell’apprendimento

https://www.tecnicadellascuola.it/intelligenza-artificiale-grieco-indire-il-docente-non-sara-sostituito-da-guardiano-diventera-coreografo-dellapprendimento

LA TECNICA DELLA SCUOLA    di  Laura Bombaci    

Oggi, 10 aprile, si svolge a Roma un convegno organizzato dallo Snals dal titolo “Dalla transizione digitale all’intelligenza artificiale nel sistema di istruzione e nella ricerca. Visioni, obiettivi, processi, attese“. Presente, tra gli altri, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Serafini e l’invito al Governo

“La burocrazia non si alleggerisce, nonostante la digitalizzazione. Esempio pratico di un ritardo è stato il contratto collettivo nazionale. Il contratto deve essere contemporaneo alla trasformazione. Chiediamo al Governo di partire con l’atto di indirizzo per il prossimo contratto, per il triennio che scade a dicembre 2024. L’augurio è quello di aprire percorsi di fattiva collaborazione”, queste le parole introduttive di Elvira Serafini, segretaria generale Snals.

Valditara: stop a docente incentivato

Ecco le parole del capo del dicastero di Viale Trastevere: “In merito all’atto di indirizzo vi dico che vogliamo eliminare il docente incentivato. La Commissione Europea ci ha dato ampi margini, ormai è pronto. Vogliamo valorizzare invece quelle figure che abbiamo introdotto, il docente tutor e orientatore”.

“L’intelligenza artificiale fa ormai parte delle nostre vite. La nostra Costituzione mette al centro la persona. La scuola deve essere al servizio della persona. L’intelligenza artificiale deve essere pure al servizio della persona. Non è un caso che abbiamo investito sulla digitalizzazione delle scuole. Tutto questo deve essere inserito in un processo strategico. L’intelligenza artificiale può servire alla personalizzazione della didattica, può consentire allo studente di verificare i propri risultati”.

“L’intelligenza artificiale può essere utile per l’inclusione. Ma ci deve essere sempre il docente al centro, non si deve perdere l’umanizzazione e il rapporto tra docente e alunno. Gli strumenti devono potenziare, sono al servizio dell’uomo. Bisogna dare autorevolezza al docente e la sua autorità, anche grazie alle tecnologie. Il cellulare in classe non deve essere usato per scopi che non siano didattici. Un conto è il tablet e uno il cellulare, un bimbo di sei anni non può stare sempre al cellulare”.

“La società è degradata. Quando vedo dei ragazzini che picchiano un anziano che li ha rimproverati penso che dalla scuola deve ripartire un messaggio forte. Sono il primo ministro ad aver messo in primo piano il principio dell’autorità, che non c’entra nulla con l’autoritarismo. La scuola insegna che ci sono anche i doveri, perché senza di essi non ci sarebbero i diritti e ci sarebbe l’anarchia. Chi rompe paga, i danni degli studenti alle scuole li paghiamo noi”.

“Meno abituiamo i ragazzi all’uso del cellulare meglio è, si creano dipendenze dagli strumenti. I danni del cellulare sono notevoli. Non pensiamo di cancellare carta e penna, altrimenti abbiamo dei ragazzi che scrivono in stampatello anche dopo la scuola dell’obbligo perché non sanno scrivere in corsivo”.

“Sul tema della cybersicurezza, la rete e i social sono pericolosi. Vi chiedo di aiutarci a migliorare la piattaforma UNICA, la risposta dei genitori è stata positiva. Stiamo lavorando per velocizzare le modalità di pagamento per le famiglie. Abbiamo ridotto del 35% il tempo speso online per i candidati alle immissioni in ruolo, ad esempio”.

“Sulle materie Stem, dico che sono importanti per colmare i divari e per lo sviluppo del Paese. Le linee guida vogliono esaltare il pragmatismo per far avvicinare tutti ad esse, partendo dalla realtà per arrivare alla teoria. Ho inserito il rafforzamento della matematica in Agenda Sud. Gli alunni stranieri hanno risultati negativi in italiano e matematica: se vogliamo il loro bene dobbiamo potenziare l’insegnamento per loro di italiano e matematica perché nelle altre materie non ci sono significative differenze”.

“Voglio concludere con la parola ‘insieme’. Giro molto le scuole perché voglio ascoltare la voce di chi vi lavora per poter decidere”.

Greco (Mim) e le venti azioni per l’innovazione a scuola

Ecco le parole di Cristina Grieco, presidente Indire: “Non possiamo permetterci di stare fermi. Indire lavora a fianco del Ministero. Cosa si può dire sullo stato dell’arte? A livello micro, della classe, si sta ragionando su tante proposte a livello di strumenti e tools in merito a intelligenza artificiale e dati. Importante è anche capire le conoscenze da avere. Il livello meso è quello scuola, che ci interessa come accompagnamento. Pensiamo al livello organizzativo e didattico. Il livello macro è quello del decisore politico. Il timore che l’intelligenza artificiale possa sostituire la figura del docente è infondato. Bisogna sicuramente avere consapevolezza: il docente non sarà sostituito ma avrà un altro ruolo. Passerà da guardiano a coreografo dell’apprendimento”.

“Abbiamo individuato venti azioni, tra cui una nuova piattaforma tra scuola e famiglie, l’uso integrato di Spid e Cie, misure per la velocizzazione dell’avvio dell’anno scolastico, uso di firma elettronica avanzata. L’innovazione deve semplificare, questa è la parola d’ordine. Non basta sostituire il cartaceo con il digitale, occorre una trasformazione digitale e il cambiamento dell’organizzazione”, queste le parole di Jacopo Greco, capo dipartimento per le risorse umane del ministero dell’Istruzione e del Merito.

 

 

Digitalizzazione e Intelligenza artificiale nella scuola. Appuntamento con ministro Istruzione Valditara al convegno Snals

https://www.ilmessaggero.it/scuola/digitalizzazione_e_intelligenza_artificiale_convegno_snals_appuntamento_oggi_con_ministro_dell_istruzione_valditara-8047505.html?refresh_ce

Il Messaggero             Mercoledì 10 Aprile 2024, 11:16

Digitalizzazione e Intelligenza artificiale: sfide da cogliere o innovazioni da temere? A promuovere il primo vero confronto a tutto campo sull'ingresso delle nuove tecnologie nel mondo della scuola è lo Snals-Confsal. Appuntamento mercoledì 10 aprile all'istituto Seraphicum con Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito, Cristina Grieco, Indire, Vincenzo Vespri, Università di Firenze, Andrea de Panizza, ISTAT, Andrea Gavosto, Fondazione Agnelli, Carmine Emanuele Cella, Università della California-Berkeley, Carmela Palumbo, Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione-MIM, Jacopo Greco, Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali-MIM, Andrea Bilotto, AICS, Alessio Lorusso, Roboze. Aprirà la riflessione Elvira Serafini, segretario generale Snals-Confsal.

Coordina i lavori Manuela Moreno, giornalista Rai del Tg2. Chiuderà il segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta. L'intera società è attraversata da fenomeni collegati alla transizione digitale che stanno mutando modi di pensare, di esprimersi, di apprendere e di produrre e che hanno implicazioni sull'educazione, sull'istruzione, sulla ricerca, sul funzionamento delle istituzioni e sul mondo del lavoro.

I cambiamenti investono anche i settori dell'istruzione e della ricerca e riguardano tutti i profili professionali, in particolare della scuola, le loro condizioni lavorative, le loro funzioni e i loro compiti, di crescente complessità e in rapida trasformazione, anche in relazione alle caratteristiche delle giovani generazioni, delle loro modalità di acquisire informazioni, conoscenze e competenze e dei loro comportamenti sociali.

Sono sfide che riguardano tutte le istituzioni che stanno adattando le loro strategie per rendere più efficace l'utilizzo di servizi e strumenti digitali già disponibili e predisponendo piani per favorire la transizione digitale in tutti i processi. Si devono affrontare anche questioni inedite correlate alla dimensione etica della diffusione su vasta scala della digitalizzazione e dell'IA, anche su settori connotati da alto contenuto intellettuale, creativo e artistico e su aspetti che investono la partecipazione democratica e civile. Rischi e opportunità che richiedono una visione comune e una collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e sociali.

 

Valditara: «Uso cellulari a elementari non ha senso, non toglieremo carta e penna». Serafini (Snals): «Rischi e opportunità da IA»

https://www.ilmessaggero.it/scuola/valditara_uso_cellulari_alle_elementari_non_ha_senso_non_toglieremo_carta_e_penna_ministro_istruzione_convegno_snals-8047904.html?refresh_ce

Il Messaggero             Mercoledì 10 Aprile 2024, 18:05

"Che senso ha il cellulare all'asilo o alla scuola d'infanzia? Alle elementari o alle medie? Io non ci vedo un uso didattico. Anzi più abituiamo questi ragazzi a usare meno il cellulare meglio è per loro". Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel suo intervento al seminario sull'innovazione tecnologica organizzato da Snals-Confsal oggi a Roma. "Il tablet è invece importante, ci sono degli esperimenti e delle scuole elementari dove si usa, ma attenzione: non pensiamo di cancellare carta e penna - ha giunto Valditara - perché altrimenti avremmo dei ragazzi che arrivano, come è capitato a me quando ero nella commissione per gli esami di avvocato, che scrivono in stampatello. Ed è assurdo che un giovane di 24, 25 o 26 anni scriva in stampatello perché non sa scrivere in corsivo. E' follia questa. E' evidente quindi che tutto questo deve essere utilizzato con intelligenza".

Con l'arrivo dell'Intelligenza Artificiale "sono certamente presenti dei rischi, ma anche delle opportunità, che richiedono una visione comune e una collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e sociali". A dirlo è stata Elvira Serafini, segretario generale Snals, al seminario sull'Innovazione tecnologica, in corso oggi a Roma. "Le nostre istituzioni - ha ragionato Serafini - hanno in comune un doveroso sguardo verso il futuro, perché non solo la loro missione è quella dell'istruzione, dell'educazione, della formazione delle giovani generazioni, ma anche quella di concorrere a creare le condizioni di equità e di progresso per tutti i cittadini. Tutti questi processi presentano implicazioni su diversi versanti.

Su quello della definizione della funzione e organizzazione delle istituzioni, sul loro modo di relazionarsi con altri enti e con il territorio, con il loro essere destinatarie di innovazione e, nello stesso tempo, agenti di diffusione e promozione di trasformazione. È, dunque, inevitabile conseguenza, che questi cambiamenti riguardano anche tutti i profili professionali che lo Snals-Confsal rappresenta, in primo luogo quelli della scuola, le loro condizioni lavorative, le loro funzioni e i loro compiti, di crescente complessità, anche in relazione alle caratteristiche delle giovani generazioni, delle loro modalità di acquisire informazioni, conoscenze e competenze e dei loro comportamenti sociali. Dovrebbe essere un obiettivo condiviso la ridefinizione del ruolo degli insegnanti.

L'accesso alla conoscenza oggi è radicalmente cambiato: gli studenti non apprendono più i contenuti solo con la mediazione dell'insegnante o del libro di testo, ma li apprendono e li approfondiscono in rete. La tecnologia investe anche i rapporti scuola-famiglie, con i colloqui a distanza con i docenti, con le iscrizioni degli alunni on-line, con i rapporti da remoto con le segreterie, che comportano anche risvolti critici, in termini di comunicazione, disuguaglianze sociali e di accesso ai dispositivi elettronici. Alla scuola e agli insegnanti non è chiesto un semplice adattamento, ma un ripensamento complessivo del loro ruolo e della stessa concezione della didattica, in cui, con ancora più forza, si afferma la dimensione della ricerca, dell'interpretazione, dell'analisi critica, della rielaborazione e selezione delle informazioni, del pensiero riflessivo, del senso della nostra convivenza sociale", ha concluso Serafini.

 

 

 

Cellulari, Valditara: ‘Grave che un bambino stia tutto il giorno sullo smartphone. Altro conto è il tablet, che è importante. Ma non dimentichiamo carta e penna’

https://www.tuttoscuola.com/cellulari-valditara-grave-che-un-bambino-stia-tutto-il-giorno-sullo-smartphone-altro-conto-e-il-tablet-che-e-importante-ma-non-dimentichiamo-carta-e-penna/

TUTTOSCUOLA      10 aprile 2024

Che senso ha il cellulare alla scuola infanzia, alle scuole elementari o alle medie? Non vedo nulla di didattico e anzi, meno abituiamo i ragazzi al cellulare meglio è per loro, altrimenti si crea dipendenza. I danni del cellulare sono notevoli e la rete ed i social sono estremamente pericolosi, non abbiamo idea di quello che si annida dentro, soprattutto per i ragazzini, serve cautela nell’uso dei social“. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervenuto al convegno Snals “L’innovazione tecnologica: dalla transizione digitale all’intelligenza artificiale nel sistema di istruzione e nella ricerca. Visioni, obiettivi, processi, attese” che si è svolto oggi, 10 aprile.

“Per questo ho ripreso la circolare del 2017 sull’uso dei telefonini – ha spiegato ancora il ministro -, il cellulare in classe non deve essere usato, e vado oltre: un conto è il tablet, ma trovo grave che un bambino di 6 anni impari a stare tutto il giorno sul cellulare. Dalla scuola parte il grande cambiamento. Guardate quanto è degradata questa società… Quando vedo dei ragazzini che picchiano un anziano perché si è permesso di riprenderli, devo dirlo che la società è degradata. Dalla scuola deve partire un messaggio forte; sono il primo ministro ad aver messo al centro il principio di autorità democratica che non c’entra nulla con l’autoritarismo“.

“L’idea del rispetto passa anche dall’uso delle tecnologie – ha poi proseguito Valditara -. Non ci vedo nulla di didattico nell’utilizzo del cellulare. Il tablet è invece importante, ho visto scuole primarie in cui si usa: ma non pensiamo di cancellare carta e penna. E’ evidente che tutto debba essere utilizzato con quella intelligenza che il docente sa mettere nelle cose“. 

“Anche il principio di responsabilità è importante – ha detto ancora Valditara -. Quando sono andato a visitare la famosa scuola di Milano a cui avevamo appena regalato le Lim, le ho viste distrutte. Avevano preso i pc e li avevano lanciati dal secondo piano e si erano sfasciati, tagliato tutti i fili della luce, distrutto pure i bagni, divelti. Avevano preso gli schiumogeni e sporcato tutta la scuola che è stata chiusa per tre settimane per ripulirla, con danni per 70 mila euro. E’ stato calcolato che per danni in 3 scuole di Roma a novembre i costi sono stati di 350 mila euro; per questo dico: chi rompe paga”. 

 

 

Valditara: «Uso cellulari a elementari non ha senso, non toglieremo carta e penna». Serafini (Snals): «Rischi e opportunità da IA»

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Il Gazzettino            ITALIA > POLITICA    Mercoledì 10 Aprile 2024

"Che senso ha il cellulare all'asilo o alla scuola d'infanzia? Alle elementari o alle medie? Io non ci vedo un uso didattico.

Anzi più abituiamo questi ragazzi a usare meno il cellulare meglio è per loro". Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel suo intervento al seminario sull'innovazione tecnologica organizzato da Snals-Confsal oggi a Roma. "Il tablet è invece importante, ci sono degli esperimenti e delle scuole elementari dove si usa, ma attenzione: non pensiamo di cancellare carta e penna - ha giunto Valditara - perché altrimenti avremmo dei ragazzi che arrivano, come è capitato a me quando ero nella commissione per gli esami di avvocato, che scrivono in stampatello. Ed è assurdo che un giovane di 24, 25 o 26 anni scriva in stampatello perché non sa scrivere in corsivo. E' follia questa. E' evidente quindi che tutto questo deve essere utilizzato con intelligenza".

Con l'arrivo dell'Intelligenza Artificiale "sono certamente presenti dei rischi, ma anche delle opportunità, che richiedono una visione comune e una collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e sociali". A dirlo è stata Elvira Serafini, segretario generale Snals, al seminario sull'Innovazione tecnologica, in corso oggi a Roma. "Le nostre istituzioni - ha ragionato Serafini - hanno in comune un doveroso sguardo verso il futuro, perché non solo la loro missione è quella dell'istruzione, dell'educazione, della formazione delle giovani generazioni, ma anche quella di concorrere a creare le condizioni di equità e di progresso per tutti i cittadini. Tutti questi processi presentano implicazioni su diversi versanti. Su quello della definizione della funzione e organizzazione delle istituzioni, sul loro modo di relazionarsi con altri enti e con il territorio, con il loro essere destinatarie di innovazione e, nello stesso tempo, agenti di diffusione e promozione di trasformazione. È, dunque, inevitabile conseguenza, che questi cambiamenti riguardano anche tutti i profili professionali che lo Snals-Confsal rappresenta, in primo luogo quelli della scuola, le loro condizioni lavorative, le loro funzioni e i loro compiti, di crescente complessità, anche in relazione alle caratteristiche delle giovani generazioni, delle loro modalità di acquisire informazioni, conoscenze e competenze e dei loro comportamenti sociali. Dovrebbe essere un obiettivo condiviso la ridefinizione del ruolo degli insegnanti.

L'accesso alla conoscenza oggi è radicalmente cambiato: gli studenti non apprendono più i contenuti solo con la mediazione dell'insegnante o del libro di testo, ma li apprendono e li approfondiscono in rete. La tecnologia investe anche i rapporti scuola-famiglie, con i colloqui a distanza con i docenti, con le iscrizioni degli alunni on-line, con i rapporti da remoto con le segreterie, che comportano anche risvolti critici, in termini di comunicazione, disuguaglianze sociali e di accesso ai dispositivi elettronici. Alla scuola e agli insegnanti non è chiesto un semplice adattamento, ma un ripensamento complessivo del loro ruolo e della stessa concezione della didattica, in cui, con ancora più forza, si afferma la dimensione della ricerca, dell'interpretazione, dell'analisi critica, della rielaborazione e selezione delle informazioni, del pensiero riflessivo, del senso della nostra convivenza sociale", ha concluso Serafini.